«bloodstream»

« Ho vent'anni, ma se l'età si contasse in modi di vivere e vedere io dovrei avere le mani e il viso disegnati dalle rughe. Non parlo mai per prima, in mezzo a persone che non conosco apro bocca solo se mi si rivolge la parola, mi viene sempre da fissare la gente negli occhi mentre cammino ma se vedo qualcuno farlo con me vorrei seppellirmi con le mie stesse mani. Ho la convinzione che nessuno possa trovarmi estroversa e luminosa, e la cosa più strana è che, oltre a non tentare assolutamente nulla per cambiarmi, a me non importa nemmeno farlo. Fosse per me vivrei in una biblioteca sotto tanti strati di polvere, coi miei capelli spettinati e pensieri vecchi come il mondo, senza provare alcuna invidia per tutti quelli che fuori chiacchierano e ridono forte. Ho trovato la mia casa nelle mie amiche e ci sto così bene che non ho nemmeno voglia di provare ad uscirne, ogni tanto. Comunque, anche se non ci si spiega bene come, sorrido e mi emoziono lo stesso, solo che lo faccio un po' più in silenzio degli altri. Ma mi piaccio tanto e forse pure troppo e mi importa poco di farmi trovare interessante da tutti quelli che non siano interessanti per me. Magari può anche darsi che per qualcuno si tratti di pura misoginia, o qualcosa di simile. Non è così, davvero, io amo la gente, ma amo starla a guardare finché qualcosa di lei non mi tocchi dentro. Come hai fatto tu, tipo. Sarà che ti ho incontrato e sei stato un'esplosione di energia, sarà che la luce è entrata anche qui da me, sarà che insieme a te è arrivato anche un po' di caldo, sarà che ho guardato nei tuoi occhi e ci ho visto così tanta spensieratezza da poterci precipitare dentro. Sarà che io un giorno ti ho raccontato quale fosse il mio sogno, ti ho detto che voglio vivere con te e passare le domeniche sotto le coperte, voglio fare colazione al tuo fianco e bere cioccolata calda quando fuori fa freddo, voglio mangiare pizza il sabato sera e guardarti mentre gli occhi ti si chiudono, voglio baciarti con il naso gelato e scaldarmi le mani tra le tue. Sarà che mi hai detto di volerlo realizzare. Sarà che io la compagnia più bella che esista l'ho trovata in una coppia. Meno male che ci sei tu che mi ha scoperta così bella sotto strati di buio. »

«last works»

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